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giovedì 5 marzo 2015

Le frustrazioni di noi pendolari casertani….

Le frustrazioni di noi pendolari casertani….

Quanti di noi ogni giorno sono costretti ad alzarsi presto, prendere l’auto o altri mezzi per recarsi a lavoro macinando kilometri e kilometri e spendendo almeno la prima ora lontano dalla amata e odiata città di residenza ?
Beh, è una sensazione che io provo da qualche anno, e ogni giorno diventa sempre più pesante e difficile da digerire: la difficoltà principale che avverto è legata alla impossibilità (o forse, diciamo incapacità/pigrizia) di poter sapere in tempo reale degli accadimenti cittadini, e poter contribuire alla vita sociale della nostra Caserta.  
Come molti cittadini fanno in maniera eccellente, penso che nonostante le difficoltà più o meno oggettive, anche tutti noi pendolari dovremmo dare qualcosa in più, e impegnarci seriamente per aggiungere valore alla nostra città e impegnarci a denunciare ciò che nel  nostro piccolo vediamo di negativo , ma soprattutto, ciò che invece ci rende orgogliosi di abitarla.
Due esempi su tutto:
  •  Una delle poche volte in cui rientro ancora con la luce diurna in inverno, e l’impatto è significativo:


Che tristezza: l’ex Hotel Houston all’ingresso di Caserta Nord: un ammasso di macerie, dove  i vandali e i furti di quel poco che rimane (incluse le ringhiere sui balconi) la fanno da padrone. Ma è mai possibile che nessuna istituzione si sia mai minimamente interessata a riutilizzare una tale struttura per uno scopo umanitario o sociale ? Abbiamo ancora qualche chance in quel senso ?

  • Una piccola opera d’arte metropolitana: Via Garigliano, rione Acquaviva , una graffiti di un autore portoghese che molto probabilmente non è noto alla maggior parte dei cittadini casertani:

L’opera è stata realizzata in occasione della recente giornata contro la violenza sulle donne, e credo sia un simbolo da rispettare, sempre.


Dino Crispino






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