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venerdì 9 novembre 2012

Abbattimenti in città - Una riflessione

Una Riflessione di Salvatore Vastano
Più che una foto è una constatazione: da un po' di tempo a Caserta sta avvenendo un abbattimento sistematico si tutti i palazzi del centro storico, ampliamenti settecenteschi e ottocenteschi della città che in qualsiasi altra parte del mondo verrebbero tutelati; il tutto nell'indifferenza generale, al massimo si chiosa "tanto li rifacciamo uguali, che fa?". Sempre nell'indifferenza generale un gruppo di ragazzi, armati di buone intenzioni, ha occupato l'ex biblioteca comunale (sulla cui agibilità si discute) per farne, dicono, un posto dove dovrebbe avvenire la libera circolazione delle idee. Non sono vecchissimo, ma ho già visto situazioni analoghe altrove (alla facoltà di lettere della Federico II c'è uno spazio occupato che pure è partito con le migliori intenzioni) e quasi sicuramente, ma spero di sbagliarmi, il tutto si trasformerà in un punto di ritrovo per chi ha occupato quello spazio, dove si terranno iniziative "culturali" che avranno una incidenza sulla città pari a zero. È possibile che la città viva delle dinamiche così disarticolate al suo interno, dove ognuno fa ciò che vuole, senza che apparentemente né l'amministrazione né nessun altro riesca a venire a capo di queste situazioni? Il comune, una volta dichiarato il dissesto finanziario ha davvero demandato ogni iniziativa ai privati, commercianti, costruttori o ragazzi "impegnati" che siano?

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